Chi non sogna un bel piatto di spaghetti con gamberi? Ogni isola del Mediterraneo ha la sua specialità a base di gamberi e Pantelleria non fa eccezione. Non fatevi perciò sfuggire gli Spaghetti gamberi e conza, una vera delizia dove spaghetti cotti a puntino si sposano ai gamberi panteschi freschi di giornata saltati in padella e conditi con un trito a base di mandorle, pane grattugiato tostato e prezzemolo.
Io però oggi vorrei parlarvi di un altra ricetta di spaghetti con gamberi, una ricetta assaggiata molti anni fa: gli Spaghetti alla Bartolo, fatti con quei piccoli gamberetti sempre presenti sui banchi delle pescherie di Pantelleria, ma un po’ snobbati perché terribilmente noiosi da sgusciare…
Bartolo era il cuoco di un piccolo ristorante la cui insegna campeggiava ad un angolo di Borgo Italia negli anni ’80 del secolo scorso: una decina, forse neanche, di tavoli frequentati per lo più da gente di passaggio a Pantelleria per lavoro, da panteschi e da qualche turista della prima ora.
Borgo Italia era allora più che mai il vero centro della vita pantesca, tutto si concentrava in quei 300m.
Oltre al Ristorante da Bartolo, c’erano Pinuzzu u palermitano che a qualsiasi ora sfornava le sue tuttora irresistibili pizze; l’edicola di Elide, dove alle 9,30 del mattino già si formava il capannello in attesa dei quotidiani in arrivo con il primo aereo del giorno; il Bar Aurora di Policardo sempre pronto ad accogliere i passeggeri delle navi in arrivo alle 5,30 di mattina, come i tiratardi della notte al rientro dalla discoteca, oltre a, come dimenticarlo, il piccolo emporio Dalla sardina all’aereo dove trovavi di tutto.
Mi sto perdendo in questo mare di ricordi… torniamo invece ai nostri mitici Spaghetti alla Bartolo.
Nella sua piccola cucina Bartolo cucinava divinamente Couscous di pesce, Spaghetti al Pesto Pantesco e mille altre specialità, ma il mio piatto preferito erano gli Spaghetti alla Bartolo.
Sono una discreta cuoca e potete perciò immaginare quante volte mi sia cimentata nel cercare di rifare la ricetta di Bartolo. Non c’era verso di riuscire ad ottenere il medesimo risultato. Eppure i gamberi venivano dallo stesso mare e gli ingredienti prezzemolo, peperoncino, cipolla erano facilmente riconoscibili. Avevo anche identificato un certo sapore di burro… Che i gamberi fossero cotti nel burro invece che nel tradizionale olio di oliva? Anche quel tentativo era destinato a fallire. Fu infine una resa incondizionata: pregai Bartolo di svelarmi il suo segreto.
Dopo aver temporeggiato a lungo, una sera Bartolo mi prese delicatamente per mano e mi portò nella sua cucina, dove stava preparando proprio il mio piatto. L’impenetrabile segreto era questo: gli spaghetti nel piatto venivano prima conditi con abbondante burro appena sciolto e sopra venivano versati i gamberetti nel loro sugo fatto a parte.
Era l’alchimia dei due condimenti, messi insieme solo al momento di portare il piatto in tavola, a conferire quello speciale contrasto di dolcezza ed intensità, caratteristico degli Spaghetti alla Bartolo. Provare per credere…
Eccovi dunque la ricetta per 4 persone:
– 1 grossa cipolla preferibilmente rossa
– 1 o 2 peperoncini rossi piccanti
– 5/6 cucchiai olio extravergine d’oliva
– 50 gamberetti sgusciati (i gamberetti hanno un gusto più delicato dei classici gamberi, io ne calcolo circa 12 per persona)
– 2 cucchiai abbondanti di prezzemolo tritato
– 320 gr di spaghetti
– 30 gr circa di burro fresco
Tritare finemente la cipolla e soffriggerla lentamente nell’olio insieme ai peperoncini fino a quando diventa dorata, aggiungere i gamberetti sgusciati e cuocerli per 2/3 minuti a fuoco vivo, aggiungendo alla fine il prezzemolo tritato.
Nel frattempo cuocere gli spaghetti, scolarli al dente in una terrina e condirli con il burro appena sciolto a parte in un pentolino (non deve friggere). Fare le porzioni e su ogni piatto aggiungere i gamberetti nella loro salsina.